Quando utilizzare Aloe Arborescens

L’Aloe Arborescens è una pianta particolare conosciuta da migliaia di anni. Come avremo modo di approfondire oggi, questa pianta si contraddistingue per delle proprietà disintossicanti e rigeneranti considerevoli. Dal punto di vista botanico essa si può sviluppare sino ad un’altezza complessiva di 4 m e può avere delle foglie lunghe sino a 50 cm con fiori di colore rosso. È una pianta tipica delle coste del mediterraneo, dell’Adriatico e del Tirreno.

Quali sono le proprietà dell’Aloe Arborescens?

L’Aloe Arborescens si contraddistingue per delle proprietà benefiche particolari. Viene frequentemente utilizzata per la protezione contro i raggi solari e, al contempo, per idratare la pelle dopo un’esposizione continuativa agli stessi. Risulta inoltre particolarmente utile nell’aiutare il corpo ad eliminare le tossine giacenti sui tessuti e, al contempo, sono un valido aiuto nella stimolazione del metabolismo e dell’equilibrio delle cellule. Grazie, infatti, alla sua proprietà espettorante diuretica, è la scelta ideale per la protezione del fegato e per la sua detto significazione. Oltre a questi effetti, inoltre, si è dimostrata un valido aiuto nella gestione del colesterolo e nella protezione da alcuni particolari disturbi come per quanto esempio, lucidità di stomaco all’ulcera. Grazie alle sue proprietà emollienti, inoltre, è molto efficace nella prevenzione e trattamento dei polipi uterini e intestinali e, al contempo, nella protezione dell’intestino dagli effetti collaterali dei farmaci. Al suo interno è possibile trovare numerosi composti protettivi come, ad esempio, la vitamina A, la vitamina C, e la vitamina E. Quest’ultima, sottoforma di tocoferolo, permette di estendere la conservazione della pianta preservando gli altri. L’Aloe arborescens , inoltre, viene considerata come un super food in quanto, al suo interno, sono presenti tutti e 20 gli aminoacidi, compresi quelli essenziali. Questo le permette di essere considerata come un alimento particolarmente vantaggioso per tutta la popolazione sportiva. Sono conosciute, inoltre, le sue proprietà analgesica e antinfiammatorie.

Un aiuto nella cura del cancro

L’Aloe di padre Zago, come dimostrato da numerosi studi, si è dimostrata particolarmente efficace nel coadiuvare gli effetti della chemioterapia nel trattamento dei tumori. Il primo a rendersi conto delle proprietà curative dell’aloe, soprattutto per quanto riguarda il trattamento del cancro, fu proprio padre Romano Zago, un sacerdote di origini brasiliane che ha avuto modo di sviluppare le conoscenze le formulazioni per rendere efficace questo trattamento. La ricetta di padre Romano Zago, infatti, prevede l’assunzione di un particolare succo di aloe ed era particolarmente semplice da preparare. Si parte con l’utilizzo di 120 g di foglie intere di aloe che dovranno essere mescolati con 165 g di miele di api, al contempo, un cucchiaio di grappa. La posologia prevede di utilizzare il prodotto per 20 giorni consecutivi a stomaco vuoto. Successivamente si procede con l’interruzione del trattamento per 10 giorni per poi ricominciare il ciclo.

Come utilizzare L’Aloe Arborescens?

Questa particolare specie di aloe può essere utilizzata in numerosi contesti. Da questa, infatti, è possibile ricavare un gel ad utilizzo sia interno che esterno. La sua polpa, infatti, può essere utilizzata per la preparazione di succhi emollienti e rinvigorenti per l’apparato intestinale e per il cavo orale. Lo si può considerare, infatti, come un vero e proprio integratore alimentare contraddistinto da considerevoli proprietà drenanti e, al contempo, depurative. Ciascun composto di aloe arborescenze si contraddistingue per una qualità differente. Il colore, infatti, è uno dei metodi più efficaci per valutare la qualità del prodotto. Se quest’ultimo , infatti, dovesse essere particolarmente chiaro e trasparente, la qualità del prodotto è bassa. Una buona qualità viene espressa dalla presenza di un colore verde scuro intenso. La densità del prodotto deve essere elevata tanto, da portare il composto ad una forma gelatinosa e collosa quindi, di conseguenza, non liquida. Il sapore, infatti, deve essere amaro. Diffidate dunque dei prodotti dal sapore dolce.

Di Zara